THE CHILDHOOD OF A LEADER: Recensioni
SCREEN DAILY
Una suggestiva, impressionante sequenza finale ambientata nel futuro, non risponde alle domande del film, ma ne pone delle altre. Qui, la colonna sonora completamente strumentale di Walker crede ad un passo assordante, mescolando colpi in ottone e guaiti in marcia. In collaborazione con la fotografia britannica 35mm DoP Lol Crawley's e la direzione di Corbet di un cast eccellente, è fatto per un tagliente, poetico mix con la drammatica potenza di una buona mezzanotte. / A striking, impressionistically filmed final sequence set some time in the future doesn't so much answer these questions as pose new ones. Here Walker's full orchestral soundtrack rises to a deafening pitch, mixing brass punches and string-section yelps into its driving, jackboot march. In combination with British DoP Lol Crawley's atmospheric 35mm photography and Corbet's assured direction of an excellent cast, it makes for an edgy, poetic mix with the dramatic potency of a good nightmare.
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martedì 29 settembre 2015
sabato 28 febbraio 2015
BERLINALE 2015: Reviews Of "Life"
BERLINALE 2015: Prime recensioni di "Life"
GONE WITH THE MOVIES
Per Robert Pattinson, la sua presa sull'iconico fotografo è altrettanto impressionante come si entra nel mondo di Hollywood dall'altro lato del tappeto. Scopreno il talento di Dean presto, Stock, nelle due ore di film tenta di ottenere fotografie di Dean alle prime luci della fama. Le scadenze, la pressione e la goffaggine entrano presto in gioco, e Pattinson presenta sapientemente esso su schermo. / Dennis Stock For Robert Pattinson, his take on iconic photographer Dennis Stock is equally as impressive as he enters the world of Hollywood from the other side of the carpet. Spotting Dean's talent early, Stock, in the two-hour running time attempts to get photographs of Dean before fame kicks in. Deadlines, pressure and awkwardness soon mount-up, and Pattinson expertly presents it onto screen.
Per Robert Pattinson, la sua presa sull'iconico fotografo è altrettanto impressionante come si entra nel mondo di Hollywood dall'altro lato del tappeto. Scopreno il talento di Dean presto, Stock, nelle due ore di film tenta di ottenere fotografie di Dean alle prime luci della fama. Le scadenze, la pressione e la goffaggine entrano presto in gioco, e Pattinson presenta sapientemente esso su schermo. / Dennis Stock For Robert Pattinson, his take on iconic photographer Dennis Stock is equally as impressive as he enters the world of Hollywood from the other side of the carpet. Spotting Dean's talent early, Stock, in the two-hour running time attempts to get photographs of Dean before fame kicks in. Deadlines, pressure and awkwardness soon mount-up, and Pattinson expertly presents it onto screen.
sabato 7 febbraio 2015
BERLINALE 2015: "Queen Of The Desert" Reviews
BERLINALE 2015: Recensioni per "Queen Of The Desert"
THE HOLLYWOOD REPORTER
"Le brevi ma significative apparizioni di Robert Pattinson nel ruolo di TE Lawrence ...". "Tra i più divertenti intermezzi, il tempo trascorso in uno scavo archeologico con Lawrence (parlano di Gertrude Bell interpretata da Nicole Kidman). E mentre Pattinson in copricapo arabo necessità di un po’ di tempo per abituarsi (e ha suscitato diverse risate alla proiezione per la stampa) il facile cameratismo nelle sue scene con la Kidman è affascinante". / "The brief but significant appearances of Robert Pattinson as T.E. Lawrence aside ...". "Among the more entertaining interludes is her time spent at an archeological dig with Lawrence. And while Pattinson in Arab headgear takes some getting used to (and drew laughs at the Berlin press screening), the easy camaraderie in his scenes with Kidman is appealing".
martedì 17 giugno 2014
Quentin Tarantino su "The Rover"
Un ipnotizzante successo visionario.
Il miglior film post-apocalittico dopo l'originale "Mad Max".
Con il colpo di "Animal Kingdom" e "The Rover",
David Michod dimostra di essere
il più intransigente regista della nostra generazione.
- Quentin Tarantino
Un grande onore per Rob, a cui, come sappiamo, piace molto questo regista e con spera di lavorare. Siamo ancora una volta orgogliose di te e del tuo lavoro.
Un grande onore per Rob, a cui, come sappiamo, piace molto questo regista e con spera di lavorare. Siamo ancora una volta orgogliose di te e del tuo lavoro.
Quentin Tarantino on #TheRover pic.twitter.com/TSCiTOinN9
— The Rover (@TheRoverMovie) 17 Giugno 2014
Fonte: Twitter & Traduzione nostra
venerdì 23 maggio 2014
Recensione di Elle Magazine per "The Rover" e "Maps To The Stars"
La domanda era: ma Robert Pattinson ce la farà ad avere una carriera oltre Twilight? Riuscirà a emanciparsi da quel ruolo-macigno di vampiro dolce che l’ha reso famoso ma l’ha anche ingabbiato? Adesso che l’abbiamo visto a questo Festival di Cannes 2014 due suoi film, e anche di altro profilo, mica robetta, abbiamo la risposta e possiamo dire che sì, Robert Pattinson è un attore, un attore vero.
Se poi i suoi ruoli post-Twilight piaceranno al pubblico è ancora da vedere, certo che lui ce l’ha messa tutta per fuoruscire dal cliché che gli si è stampato addosso. Sabato lo si è visto qui sulla Croisette nel film dell’australiano David Michôd The Rover, proiettato fuori concorso, domenica sera nell’anteprima per la stampa del molto atteso Maps to The Stars di un maestro del cinema come David Cronenberg, in corsa per la Palma d’Oro.
Se poi i suoi ruoli post-Twilight piaceranno al pubblico è ancora da vedere, certo che lui ce l’ha messa tutta per fuoruscire dal cliché che gli si è stampato addosso. Sabato lo si è visto qui sulla Croisette nel film dell’australiano David Michôd The Rover, proiettato fuori concorso, domenica sera nell’anteprima per la stampa del molto atteso Maps to The Stars di un maestro del cinema come David Cronenberg, in corsa per la Palma d’Oro.
martedì 20 maggio 2014
Recensioni italiane per Maps To The Stars
In Cosmopolis, Robert Pattinson abitava una limousine. Alla sua seconda collaborazione con David Cronenberg, l'attore si mette questa volta al volante, chaffeur che si trova a (ri)portare a Hollywood una Mia Wasikowska che, tra le ville dei divi, ha nascosto un ingombrante segreto. Assieme a loro, la diva interpretata da Julianne Moore, il terapista delle star John Cusack e ancora baby-attori arroganti e fragili, agenti, produttori, e tutto quello che compone il firmamento hollywoodiano. Il loop infinito di Maps to the Stars, che mescola il riso con la pelle d'oca, tanto è capace di divertire e inquietare, è quello della replicazione (tanto familiare quanto industriale) di ciò che siamo e siamo stati portati a essere; quello di un'identità che non può essere altro che remake, o ennesimo capitolo di una franchise. Sfuggirne, appare impossibile: ne veniamo risucchiati come in un buco nero, dentro al quale ci aspetta solo il nulla, il vuoto, l'assenza. La morte. Senza identità, racconta Cronenberg, c'è solo quella.
lunedì 19 maggio 2014
Recensione di Maps To The Stars dopo il press screening (Maggio 18, 2014)
La mia prima reazione dopo il film è stata quella di incespicare, mentre uscivo dal cinema a bocca aperta, e come nel caso di un disturbo patologico stavo incespicando di nuovo. C’è così tanto dentro questo calderone bollente,una pellicola con tante nevrosi e orrori nidificati all’interno di altri orrori, la visione di questo fil è troppo,ma allo stesso tempo non abbastanza. Cronenberg ha realizzato un film che si desidera vedere,e poi rivedere, e poi vedere ancora.
THE GUARDIAN (4 STELLE)
Maps to the Stars è un film ad alta tensione,spaventoso e malsano nell’effetto che produce sul pubblico. Forse, alla fine, è troppo stravagante e cinico perché rappresenti in maniera veritiera la realtà di Hollywood e Los Angeles, ma è molto potente, ed è il genere di cosa che John Webster o Thomas Middleton e William Rowley avrebbero potuto scrivere se fossero nati nel 21 ° secolo : un incubo claustrofobico e disperato.
domenica 18 maggio 2014
Recensioni della stampa internazionale su "The Rover" al Festival di Cannes 2014
VARIETY
Pearce è davvero impressionante mentre recita nel ruolo di un uomo che si è estraniato dal genere umano, un uomo toccato dalla disgrazia,che occasionalmente sa essere gentile, l’uomo gentile che appunto avrebbe potuto essere se non avesse vissuto tutto ciò che ha vissuto, privato degli istinti selvaggi di sopravvivenza. Ma Pattinson sembra essere la più grande sorpresa del film, sfoggia un accento del sud molto convincente e ha recitato con dignità,un ruolo che avrebbe potuto facilmente essere un appoggio per dare un buon effetto emotivo. Con la sua pronuncia strascicata e i suoi occhi sgranati suggerisce inizialmente la storia degli ultimi giorni di Lennie Small(dal romanzo Uomini e topi di John Steinbeck), anche se in questo caso non parliamo di un ragazzo affetto da ritardo mentale,ma più di una persona socialmente regredita. Un ragazzo fino ad allora iperprotetto che viene gettato in pasto ai lupi. E Pattinson non forza il personaggio,e non esagera per nulla,ma ha costruito una sorta di empatia verso il personaggio che è completamente vincente.Recensioni italiane di "The Rover" dal press screening al Festival di Cannes (Maggio 17, 2014)
L’outback australiano si presta bene a rappresentare un mondo post apocalittico. Lo ha dimostrato su tutti Mad Max, chiaro punto di riferimento di David Michod per The Rover . Un deserto che sembra venire da un altro mondo, un mondo in cui sono passati dieci anni dal misterioso “collasso”, che ha reso quelle terre un nuovo far west senza legge e con scorribande continue di mercenari senza meta precisa. Senza spiegare bene cosa sia accaduto il regista riesce a rappresentare uno stato di ansia generalizzata che avvolge tutto il film, rendendolo credibilmente contemporaneo più che futuristico.
venerdì 4 ottobre 2013
Nuova recensione su Cosmopolis da Moviepilot.de: Pattinson, il fenomeno del 21° secolo
ROBERT PATTINSON L’ELEGANZA NOIR STOICA E BRILLANTE
Pattinson, il fenomeno del 21° secolo.
Solo alcuni attori – tra cui la sua vecchia fiamma e collega Kristen Stewart – hanno suscitato così tante discussioni e polemiche come Robert Pattinson.
Sì, non è mai stato facile per le giovani stelle, alle quali è servito un film romantico per lanciare le loro carriere. Basta ricordare il momento in cui così tante persone predissero che Leonardo Di Caprio avrebbe avuto tutto tranne che un futuro roseo dopo la sua performance nel terribilmente sottovalutato epico-romantico Titanic. Come potrebbe un bello come lui, trasformarsi in un attore di successo, giusto? Una nomina immeritata per un Golden Raspberry Award e una vittoria ancora più immeritata del premio cinematografico più irrilevante del mondo, sono state le conseguenze dirette – ancora ovviamente senza senso, come tante decisioni a Hollywood.
Solo alcuni attori – tra cui la sua vecchia fiamma e collega Kristen Stewart – hanno suscitato così tante discussioni e polemiche come Robert Pattinson.
Sì, non è mai stato facile per le giovani stelle, alle quali è servito un film romantico per lanciare le loro carriere. Basta ricordare il momento in cui così tante persone predissero che Leonardo Di Caprio avrebbe avuto tutto tranne che un futuro roseo dopo la sua performance nel terribilmente sottovalutato epico-romantico Titanic. Come potrebbe un bello come lui, trasformarsi in un attore di successo, giusto? Una nomina immeritata per un Golden Raspberry Award e una vittoria ancora più immeritata del premio cinematografico più irrilevante del mondo, sono state le conseguenze dirette – ancora ovviamente senza senso, come tante decisioni a Hollywood.
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