sabato 16 agosto 2014

New interview with The Sunday Times

Nuova intervista con The Sunday Times
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La cosa migliore di Robert Pattinson è come sia strano. Se non fosse un attore, sarebbe quello in un ufficio che sorride a mezza bocca e si dà da fare per evitare il dispensatore d’acqua (in un ufficio è considerato il punto di ritrovo per fare pettegolezzi, NdT). Lui è gentile, ma strano – con una risata alla Butt-head (protagonista di un cartone animato statunitense, Beavis & Butthead NdT), se fosse andato ad una bella scuola privata a Barnes. Ci siamo incontrati a maggio al festival di Cannes, una volta finita la sigaretta sotto un cielo che minacciava pioggia. Definire i suoi vestiti “grunge” non sarebbe appropriato. E ‘solo disordinato: camicia da boscaiolo, t-shirt, scarpe da ginnastica, jeans bianchi. “Sono così sbronzo”, si lamenta, mentre accendo il registratore. “Mi sento assolutamente disgustoso.”

La stanza è piena di smidollati scribacchini. Si siedono in gruppi, per 15 minuti di R-Patz, per una frase su Twilight da diffondere su Internet. La saga di vampiri è finita, ma continua a vivere. Dal 2008 al 2012, i cinque film, basati sui romanzi di Stephenie Meyer, ha fatto 2 miliardi di sterline in tutto il mondo e favorito una base di fan ancora fervidamente innamorate del protagonista. Per molti, lui sarà sempre Edward, l’immortale che si è preso cura e si è innamorato di Bella (Kristen Stewart). Hanno anche ingigantito il fascino diventando una coppia nella vita. Metteteci anche un ruolo chiave in Harry Potter e non sorprende che il ragazzo pallido abbia trascorso gran parte della sua vita in prima pagina. E ‘stato uno strano modo di diventare maggiorenne per il più giovane di tre figli, cresciuto in un elegante sobborgo di Londra e a cui, come scopro, non piacciono molto i grossi film.

Quello che ama è il suo ultimo ruolo, in The Rover, un thriller indipendente del regista David Michôd, che non ha mai visto Twilight. Questo piace a Pattinson, che parla avidamente del film, anche se è andato a una festa la notte scorsa e si è “dimenticato” che doveva lavorare. Ci sono altri pochi 28enni multimilionari normali. Si parla di una recente intervista per Dior in cui parlava, stupidamente, di ragazze francesi perché, “mi si chiedeva ‘Qual è il componente preferito di un profumo?’” Scuote la testa per l’inanità della domanda. “Ho anche detto a qualcuno che uso crema idratante, e poi lo trovo pubblicato ! Ho passato tutto questo tempo a cercare di ottenere credibilità e c’è un fottuto titolo sull’ idratante ‘”



Il fatto è che si è mortificato. Tutto quello che vuole, e gli serve ora è la credibilità. E’ carico: cinque film di Twilight e alcuni contratti di moda hanno sortito questo. Così, nel corso degli ultimi anni, da Cosmopolis di David Cronenberg nel 2012 in poi, ha cercato ruoli strani e tosti. Lui è l’unico attore ad aver fatto sesso in una limousine – sullo schermo – due volte in questo decennio. In The Rover, defeca in un arbusto polveroso. Cito Catherine Hardwicke, che ha diretto il primo di Twilight, che ha detto di lui. “Rob è ovviamente ridicolmente fotogenico, ma ha anche tanto talento. Lo vedo creare stilizzati e strani, personaggi selvaggi. “Lui si dimena nella prima parte, ma ama la seconda.

“Sto scegliendo cose così strane, che non possono essere giudicate in termini normali,” dice. Il suo cervello scricchiola; la sua voce è morbida e stanca. “Se qualcosa è relativa alla massa, non so se posso farla. Non è il modo in cui mi relaziono alle cose. Se ci sono certe indicazioni sul personaggio, non sarò in grado di renderlo. Quindi mi piace renderlo a modo mio. È possibile inventare una nuova serie di emozioni che non hanno nemmeno molto senso per te “.

In The Rover interpreta Rey, un vagabondo ferito a sangue in un futuro in un’ Australia devastata e senza legge a causa di un qualche crollo non specificato. Egli può essere un soldato e, come Pattinson dice, è “handicappato”. L’attore è eccellente, portando il bagaglio del suo lavoro più noto ad un film cupo e serio – Sad Max, se volete – che lo contrappone all’arrabbiato Eric di Guy Pearce. Il bello canta una canzone che dice: “Non odiatemi perche ‘sono bella.” I denti di Rey sono terribili: a punta e storti. Ricordano a Pattinson “i bambini che a scuola che non si lavavano i denti” – i “tipi strani”, lui sorride. “Sempre quelli che giocavano troppo ai videogiochi.”

Questo è il divertente di Pattinson – o, almeno, la sua versione alticcia. Non c’è nessun filtro. Molti si tratterrebbero dall’offendere le persone che giocano i videogiochi, visto che la maggior parte di loro guardano i loro film. Ma lui non lo fa. mi viene da suggerire che il Rey mentalmente e fisicamente storto è il suo momento Miley Cyrus, una rovina pubblica di qualcosa di innocente. “E ‘come fare Miley Cyrus,” ripete, ridacchiando, ma non credo che abbia mai pensato a se stesso come puro. Di certo non si preoccupa. Egli non ha nemmeno un pubblicista. Avrei potuto chiedergli con chi è fidanzato, ma una risposta a tale proposito da un giramondo giovane rubacuori a maggio, per un articolo in uscita ad agosto, sarebbe stata senza speranza. Andando Cannes, ho letto sulla sua vita amorosa. Ci sono state voci sulla modella Imogen Kerr, e Katy Perry, e la stilista di Katy Perry.

Mi chiedo per cosa pensa sarà ricordato che risposte darà Google in futuro all’inserimento del suo nome. La Stewart – la sua co-star di Twilight, di cui ha recentemente detto, “Shit happens” – sarà sempre lì. Così sarà Twilight. Cos’altro? “Gay?” Ride. Ma non è davvero per te, aggiungo. la tua è un’immagine controllata da fan maniacali, quelli che retwittano notizie su eventuali ruoli centinaia di volte al minuto. “Sono molto iper-dinamici”, annuisce. “Buoni pubblicisti. Ma non mi piace riferirmi a loro come “fan”. Penso che sia pesante quando le persone dicono, ‘Io amo i miei fans!’come, nemmeno li conosci! “.E continua, dicendo che pensa che sia probabilmente discutibile, in quanto lui è” abbastanza insicuro “, prima di essere famoso come attore:” ‘Come puoi mai amarmi? Non puoi! ‘”Non ho idea di quanto si ricorderà di gran parte di questa conversazione.

Afferro cinque minuti con Pearce – che  si è staccato dalla parte del fidanzatino adolescenziale nel ruolo di Mike nel film Neighbours, con una serie di ruoli  scomodi in films duri – per vedere se ha lui qualche consiglio su come sfuggire a un passato. Lui non invidia il suo co-protagonista, di gran lunga più conosciuto di quanto anche lui era nel 1980. “Sono contento che non ho dovuto affrontare  una cosa del genere ” dice, francamente. “Non ne può più . Rob ha un buon senso dell’umorismo, ma davvero ne ha piene le tasche , totalmente.  Vede le cose di Twilight e si vede che non ne può più  …’ “Pearce non può aiutare. E ‘difficile correre più veloce di un passato vissuto in fretta. Pattinson è andato alla stessa scuola di preparazione di Tom Hardy, anche se quasi un decennio più tardi, e immagino che invidi la sua carriera costruita con lentezza dall’allievo che lo ha preceduto.

“La gente chiede sempre, ‘ Ma sa veramente recitare?’”, Mi dice Pattinson. Si sente frustrato. “Be ‘, che diavolo pensi che stessi facendo in Twilight? Bene o male,  stavo recitando. ”

Mi chiedo se si gli siano stati rifiutati dei ruoli a causa di ciò in cui ha lavorato prima  ”Una volta sola. E’ successo una volta sola  quando qualcuno ha detto,’ Non posso prenderti  a causa di Twilight. ‘”E il film in questione come è andato? “Oh, solo un film qualunque che ha fatto poi flop (è stato un insuccesso.”

Ha una lista di 20 registi  con cui vorrebbe . Non vi è “nessun piano di carriera”, ma vuole “persone  con cui passare bei momenti  per poterlo raccontare agli  amici”.  E ancora non sono usciti i film che ha fatto con  Werner Herzog e Anton Corbijn. Ha fatto due film con  Cronenberg in due anni, il secondo è la satira su  Hollywood  to the Stars.  Mantiene ciò che si è promesso di fare.

“Il tuo ultimo lavoro è  sempre il tuo  ultimo lavoro, e tu potenzialmente potresti non ottenerne più un altro ” dice. “Allora, sai, dire  ’ho lavorato con Werner Herzog’ –  è meglio di dire: ‘sto facendo Una cosa qualsiasi n 3′, quando  si prendono  un mucchio di soldi  si gira per 11 mesi e si  promuove per otto mesi e poi tutti dicono che hai fatto una merda. Penso che fare un film per nessun’altro che se per se stessi sia folle".

Lui divaga a lungo, come fanno  persone appassionate,  a metà monologo, a metà conversazione. Frammenti rivelatori arrivano e vanno via rapidamente. “Ho sentito gli attori dicre di non leggere le recensioni o o che non gliene importa, e penso che possano solofingerlo . .  Tutti si preoccupano di questo  ”Oppure, quando gli chiedo spiegazioni su un video di YouTube chiamato Robert Pattinson odia Twilight scuote le spalle: ” Ho detto tante cose stupide” “poi accusa i critici di dare” più margine di manovra per i film tradizionali di intrattenimento. “, e pensa che  il”folle  ”, e  tanto deriso Cosmopolis troverà il suo pubblico in tv a tarda notte  Lo spero. E ‘un film intelligente. “Quando le persone fanno cose difficili, è abbastanza difficile per chiunque vederlo”, dice. ” (in questo caso) si affidano alle recensioni prima di comprare ‘.” E’ infastidito che spesso non lo facciano.

Se The rover – girato in una città di 50 persone, “che vivono lì per scappare” – è la lontananza che Pattinson  brama, poi Maps to the Stars è la celebrità che conosce.  Mentre girava il primo , egli ” ha smesso di portare  del finto-sporco make-up e semplicemente era sporco”. In quest’ultimo, indossa un abito da sera da premiazione e girà intorno a Beverly Hills in una limousine con attrici famose. E ‘nebuloso, con Julianne Moore nel ruolo di una diva slavata , John Cusack e Olivia Williams, una coppia di una  potenza terrificante  e con dei  bambini terribili, e Carrie Fisher nel ruolo di  Carrie Fisher. “Ho pensato che fosse divertente”, dice Pattinson. “Sovversivo, combattivo. Ma questo è Cronenberg. “Ha visto marmocchi come Benjie del film (Evan Bird), che è troppo  giovane, ha tutto  e perde tutto, ma non so perché le persone si rivelano essere così.

Verso la fine, Pearce irrompe attraverso una grande tenda e cerca di far fare a Pattinson un salto nel suo servizio fotografico. L’uomo più giovane si raggomitola. “Odio che mi scattino delle foto . Lo odio “, protesta.  Viene spinto a farloo. Egli si rifiuta. “Sono troppo consapevole di come appaio.” Lui non vuole essere più essere al centro dell’attenzione . Interpretare il protagonista, egli dice, non è divertente.  I grandi film, egli dice, non sono divertenti. “Tu in questi casi non hai le parti più interessanti, e si deve anche lavorare per un sacco di tempo e sforzo  per un film che potrebbe non piacere. E ‘una grande seccatura. “Vuole solo fare film strani e la sua musica strana. Non che egli pubblicherà  la seconda. “Non riuscirei ad affrontare  la critica molto bene”, sospira. “Sono già molto impegnato così . Non ho bisogno di altre cose. ”

Tutta la giornata mi ricorda la cosa più nitida che ho visto Pattinson dire, una barzelletta in un talk show americano che lo riassume bene. E ‘stato con Jimmy Fallon, due anni fa, quando l’ospite ha detto che “milioni di fan di Twilight” hanno avuto i il cuore spezzato per la fine della saga. ” Una cosa amara e dolce allo stesso tempo , non è vero?” Chiede Fallon a Rob. Il suo ospite fa una pausa e riprende il contatto visivo poi come ha fatto con me. “Ehm,” risponde, “per loro.”

Dopo la nostra intervista, lo sento lottare con domande su supereroi, e se potrebbe  sopravvivere ad un apocalisse. Più tardi, si dirige verso un’altra sigaretta sotto la pioggia. “Sono abbastanza bravo a stare  da solo,” mi ha detto prima e, come lo guardo, lui ammollo, io gli credo. In realtà, da qualche parte nella sua mente, credo che sia già da solo, sempre.

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The best thing about Robert Pattinson is how weird he is. If he weren’t acting, he’d be the one in the office grinning with half a mouth and going out of his way to avoid the water cooler. He’s friendly, but weird — with a laugh like Butt-head if he’d gone to a nice independent school in Barnes. We met in May at the Cannes film festival, once he’d finished his cigarette under a sky barely holding its rain. To call his clothes “grunge” would be a disservice to the thought that goes into grunge. It’s just messy: lumberjack shirt, T-shirt, trainers, white jeans. “I’m so hung-over,” he moans, as I turn the tape on. “I feel absolutely disgusting.”

The room is packed with soggy hacks. They sit in clusters, for 15 minutes of R-Patz, for a quote about Twilight to spread over the internet. The vampire saga is over, but remains undead. From 2008 to 2012, those five films, based on Stephenie Meyer's novels, made £2 billion worldwide and fostered a fan base still fervently in love with their leading man. To many, he will always be Edward, the immortal who cared and fell in love with Bella (Kristen Stewart). They added to the mystique by becoming an off-screen couple, too. Throw in his key role in Harry Potter and it’s unsurprising that the pallid hunk has spent much of his life in the headlines. It’s been an odd coming-of-age for the youngest of three, who grew up in a polite London suburb and, as I find out, doesn’t really like big films.

What he does like is his latest role, in The Rover, an indie thriller from the ­director David Michôd, who hasn’t even seen Twilight. This pleases Pattinson, who talks avidly about the film even though he went to a party last night and “forgot” he had to work. There are few more normal 28-year-old multi­millionaires. We talk about a recent interview for Dior in which he spoke, foolishly, about French girls because, “I was being asked ‘What’s your favourite part of scent?’” He shakes his head at the inanity of the question. “I also told someone I use moisturiser, and then saw it written down — I’ve spent all this time trying to get credibility and there’s a f****** headline about moisturiser!’”

The thing is, he’s mortified. All he wants, and needs, now is credibility. He’s loaded: five Twilights and some fashion contracts have sorted that. So, over the past few years, since David Cronenberg’s Cosmopolis in 2012, he has been seeking weird, dirty roles. He’s the only actor to have had sex in a limo — on screen — twice this decade. In The Rover, he defecates in a dusty shrub. I put a quote from Catherine Hardwicke, who shot the first Twilight, to him. “Rob’s obviously ridiculously photogenic, but he’s also so talented. I see him creating stylised, odd, wild characters.” He squirms at the first part, but loves the second.

“I’m picking things so strange, they can’t be judged in normal terms,” he says. His brain is creaking; his voice, soft and tired. “If anything’s relatable in a mass way, I don’t know if I can do it. That’s just not how I relate to anything. If there are certain character beats, I’m not going to be able to achieve them. So I like making it my own game. You can invent a new set of ­emotions that don’t even really make sense to you.”

In The Rover he plays Rey, a bloodied drifter in a future Australia, ravaged ­lawless by some unspecified crash. He may be a ­soldier and, as Pattinson puts it, is “handicapped”. The actor is excellent, bringing the baggage of his better-known work to a sombre, serious film — Sad Max, if you like — that pits him against Guy Pearce’s angry Eric. The pretty one sings along to a song that goes: “Don’t hate me ’cause I’m beautiful.” Rey’s teeth are awful: ­pyramid-sharp and crooked. They remind Pattinson of “the kids at school who didn’t brush their teeth” — the “weirdos”, he smirks. “Always the ones who played too many video games.”

This is what’s fun about Pattinson — or, at least, his hung-over version. There’s no filter. Most big shots would hold back from a slur about people who play video games, as most of them watch their movies, too. But he doesn’t. I suggest that the mentally and physically crooked Rey is his Miley Cyrus moment, a public ruining of something innocent. “It’s like doing Miley Cyrus,” he repeats, grunt-giggling, but I don’t think he ever thought of ­himself as pure. He certainly doesn’t care. He doesn’t even have a publicist. I could have asked who he’s dating, but any answer about that from a globetrotting young heart-throb in May, for a piece in August, felt hopeless. On the way out to Cannes, I read up on his love life. There were rumours about the model Imogen Kerr, and Katy Perry, and Katy Perry’s stylist.

I ask what he thinks he will be rem­embered for, how Google will autofill his name in the future. Stewart — his Twilight co-star, about whom he recently said, “Shit happens” — will always be there. So will Twilight. What else? “Gay?” he laughs. But it’s not really up to you, I add. Yours is an image controlled by manic fans, ones who retweet any news about any role hundreds of times a minute. “They’re very pro­active,” he nods. “Good publicists. But I don’t like referring to them as ‘fans’. I think it’s gross when people are, like, ‘I love my fans!’ You don’t even know them.” He continues, saying he thinks that’s probably dubious as he’s “quite insecure”, before booming, theatrically: “ ‘How can you ever love me? You don’t!’ ” I have no idea how much of this conver­sation he will remember.

I grab five minutes with Pearce — who broke away from his teen-sweetheart part, Mike in Neighbours, with a series of sketchy roles in tough films — to see if he has any advice about how to escape a past. He doesn’t envy his co-star, far better known than even he was in the 1980s. “I’m glad I haven’t had to deal with it,” he says, frankly. “It’s pretty full on. Rob’s got a good sense of humour, but it gets to him, totally. He sees Twilight stuff and goes, ‘Eurgh, whatever...’ ” Pearce can’t help. It’s hard to outrun a quickly lived past. Pattinson went to the same prep school as Tom Hardy, albeit almost a decade later, and I imagine he envies his fellow alumnus’s slow-build career.

“People always ask, ‘Can you actually act?’ ” Pattinson tells me. He’s frustrated. “Well, what the hell do you think I was doing in Twilight? Good or bad, I was ­acting. It’s the same articles every single time.”

I ask if he has been turned down for roles because of what went before. “One job. It’s only ever been one job, when someone said, ‘I can’t cast you because of Twilight.’ ” And the film was? “Oh, just some film that flopped anyway.”

He has a list of 20 directors he wants to work with. There is “no career plan”, but he wants “people to have a good time with, to tell your friends about”. As yet unseen are films he has done with Werner Herzog and Anton Corbijn. He has made two Cronenbergs in two years, the second being the Hollywood satire Maps to the Stars. He’s sticking to his word.

“Your last job is your last job, and you’re potentially not ever going to get another job again,” he says. “So, you know, ‘I worked with Werner Herzog’ — that’s better than saying, ‘I’m doing Whatever 3’, when you get a bunch of money and shoot for 11 months and ­promote for eight months and then everyone says it’s shit. I think doing a movie for anyone except yourself is crazy.”

He rambles at length, as passionate ­people do, half monologue, half conver­sation. Revealing snippets come thick and fast. “I hear actors say they don’t read reviews or care about it, and I think they’re making it up. Everybody cares about it.” Or, when I ask about a YouTube video called Robert Pattinson Hates ­Twilight, he shrugs: “I’ve said so many dumb things.” He then accuses critics of giving “more leeway to mainstream ­movies made as entertainment”, and thinks the “crazy”, much derided ­Cosmopolis will find an audience on late-night TV. I hope so. It’s a smart film. “When people make difficult things, it’s hard enough for anyone to see it,” he says. “They are reliant on critics to buoy it up a little bit.” He’s annoyed they often don’t.

If The Rover — shot in a town of 50 ­people, “who live there to get away” — is the remoteness Pattinson craves, then Maps to the Stars is the celebrity he knows. On the shoot for the former, he “stopped wearing fake-dirt make-up and just looked dirty”. In the latter, he wears an awards-show suit and drives around Beverly Hills in a limo with famous actresses. It’s nebulous, with Julianne Moore as a washed-up diva, John Cusack and Olivia Williams a terrifying power couple with awful children, and Carrie Fisher as Carrie Fisher. “I thought it was hilarious,” says Pattinson. “Subversive, combative. But that’s Cronenberg.” He has seen brats like the film’s Benjie (Evan Bird), who has too much too young and loses it all, but doesn’t know why people turn out like that.

Near the end, Pearce bursts through a big curtain and tries to make Pattinson leap into his photoshoot. The younger man curls up. “I hate having my picture taken. Hate it,” he protests. He’s pushed. He flat-out refuses. “I’m way too self-conscious.” He doesn’t want to be the focus of attention any more. Playing leads, he says, isn’t fun. Big movies, he says, aren’t fun. “You just don’t get interesting parts, and you also have to work out tons for a movie you might not like. It’s a big hassle.” He just wants to make weird films and his own weird music. Not that he will release the latter. “I can’t deal with criticism very well,” he sighs. “I’ve already got it from one angle. I don’t need it from anything else.”

The whole day reminds me of the sharpest thing I’ve seen Pattinson say, a joke on an American chat show that sums him up well. It was with Jimmy Fallon, two years ago, when the host said that “millions of Twilight fans” were heartbroken by the end of the saga. “Bittersweet, isn’t it?” he asks. His guest pauses, making as little eye contact then as he did with me. “Erm,” he replies, “for them.” After our interview, I hear him struggle with ­questions about superheroes, and if he could survive an apocalypse. Later, he heads for another cigarette in the rain. “I’m quite good at being by myself,” he told me earlier and, as I watch him, soaking, I believe him. Actually, somewhere in his mind, I think he’s already by himself, all the time

FonteFonte Traduzione

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