giovedì 14 agosto 2014

New Robert's Interview with Metro UK

Nuova intervista di Robert con Metro UK
imgboxRegisti che lo vogliono. Ragazze che urlano per lui. Ma Robert Pattinson può fare a meno dell’isteria collettiva, almeno a giudicare dalle riprese del suo nuovo film, The Rover, un thriller post-apocalittico nel quale ha un ruolo da protagonista al fianco di Guy Pearce.

Girato nel deserto australiano, in film non ha permesso agli attori gli agi di una ristorazione a cinque stelle. 'Sono stato molto contento all’idea di vivere di pane e salsa barbecue per due mesi e mezzo,' dice. No, questa non era una nuova forma di dieta stravagante, Pattinson non voleva incorrere in intossicazioni alimentari.

'C'erano così tante mosche lì ... e io semplicemente non volevo mangiare quei fottuti volatili.'

Per fortuna, R-Patz è sopravvissuto per poterci raccontare questa storia. Oggi ci incontriamo in un posto un po' più salubre, un albergo di lusso a Londra. Vestito in denim, con un accenno di barba sul mento, lui indossa occhiali da sole e un berretto da baseball, due strumenti essenziali per eludere gli occhi indiscreti.

Il giorno precedente, è iniziata la promo di The Rover a Londra, al BFI Southbank. 'Circa il 90% della gente lì fuori era alla ricerca di autografi, 'dice. 'Ed io ero del tipo: "sai queste cose non valgono nulla." Ne ho firmati tanti.'



E’ una risposta modesta tipica del nativo di Barnes, Pattinson, la cui carriera è stata lanciata quando ha indossato i panni di Edward Cullen in Twilight, ma che appare a disagio nei confronti della fama che quel ruolo gli ha portato. Il 28enne è a conoscenza del fatto che la Saga di vampiri lo ha un po’ messo in ombra.

'Non so quel che pensano di me le persone che hanno visto solo Twilight,' sospira. Ciò che desidera è la credibilità.

'Rob lotta continuamente per essere considerato come attore piuttosto che come una star del cinema,' ha detto il regista Anton Corbijn quando ha lavorato con lui nel suo prossimo film Life. 'Lui sta seriamente cercando di dimostrare il suo valore.'

E' il motivo per cui Pattinson ha voluto fortemente in ruolo in The Rover, nel quale interpreta Rey, sopravvissuto in un mondo colpito da un duro collasso economico globale.

'Non ho mai lavorato così duramente per un provino,' dice che andava avanti e indietro nella stanza dove è stata fatta l’audizione alla ricerca delle caratteristiche opportune per il personaggio, si era anche vestito per la parte. 'Ero veramente ossessionato da questo ruolo.'

Pattinson si è goduto fino in fondo l’isolamento consentito dalle riprese nell’ Outback. Se gli chiedete cosa faceva durante il sabato sera lui risponderà che bastavano una moneta e una macchina. 'Bastava spingere il piede verso il basso e partire, arrivare fino al successivo bivio e poi prendere una moneta e lanciarla per decidere in che direzione proseguire…sono finito in mezzo al nulla.'

Deve essere una prospettiva allettante quando si è abituati ad essere inseguiti da un esercito di fan e fotografi. Pattinson ne è apparentemente uscito indenne, anche se, questo è da attribuire anche ad un buon gruppo di amici dal quale si circonda.

'Quando la tua vita sociale ruota intorno a persone che incontri dopo essere diventato famoso, il tutto diventa un po' strano, 'dice. 'Inoltre, ho gestito la mia vita un po' meglio negli ultimi anni. '

Il fatto di aver lasciato l’immensa casa della quale era proprietario lo ha molto aiutato.

'Avevo i paparazzi davanti a casa mia ogni giorno, mi stavano portando alla pazzia. Mi ci è voluto molto tempo per rendermene conto: "Ti sta facendo impazzire, hai realmente bisogno di mettere un freno a tutto ciò"

Le riprese dei film in luoghi esotici che lo portano lontano dall’attenzione mediatica, sembrano essere parte del piano di Pattinson. Ha appena interpretato Lawrence d'Arabia in Queen Of The Desert con Nicole Kidman, che lo ha portato in Marocco.


Prossimamente si recherà in Colombia per The Lost City Of Z, nel ruolo dell’ assistente del famoso esploratore britannico Percy Fawcett, interpretato da Benedict Cumberbatch di Sherlock. 'Le riprese di questo film saranno incredibili,' dice. Beh, lo saranno se i fan di questi due resteranno lontani dalla giungla.

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Directors fawn over him. Girls scream for him. But Robert Pattinson can do without the A-list treatment – at least judging by the shoot for his new film, The Rover, a post-apocalyptic thriller he is starring in alongside Guy Pearce.

Shot in the Australian desert, there were no 30ft trailers and no five-star catering. ‘I was quite content to live off bread and barbecue sauce for two and a half months,’ he says. No, this wasn’t a new form of wacky diet, Pattinson just didn’t want food poisoning.

‘There were so many flies there… and I just didn’t want to eat fly s***.’ 

Thankfully, R-Patz has lived to tell the tale. Today we meet in the rather more salubrious surroundings of a posh London hotel. Dressed in denim, with stubble sprouting across his chin, he’s come equipped with sunglasses and a baseball cap, the two essential tools for evading prying eyes.

The previous day he promoted The Rover at London’s BFI Southbank. ‘90 per cent of the people outside were autograph sellers,’ he says. ‘I’m like: “You know these things aren’t worth anything.” I’ve signed so many.’ 

It’s a typically modest answer from Barnes-born Pattinson, whose career was launched playing Edward Cullen in Twilight but who seems uncomfortable with the fame it brought. The 28-year-old knows how much the vampire saga has overshadowed him.

‘People who’ve only seen Twilight… I don’t know what they think I am,’ he sighs. What he wants is credibility.

‘Rob fights to be seen as an actor rather than a movie star,’ said director Anton Corbijn when he worked with him on forthcoming film Life. ‘He is really trying to prove his worth.’

It’s why Pattinson took on The Rover, in which he plays Rey, a survivor in a world ten years on from a global economic collapse.

‘I’ve never worked so hard for an audition,’ he says of walking into the audition room ‘sort of in character’, even dressed for the part. ‘I was really obsessed with it.’ 

You can see why: Pattinson revelled in the isolation of shooting in the Outback. Ask him what he did for kicks on a Saturday night and all it took was a coin and a car. ‘You just put your foot down, go up to the next road, toss a coin and make a decision on where to go… I ended up in the middle of nowhere.’ 

That must be an appealing prospect when you’re used to being pursued by an army of fans and photographers. Pattinson has seemingly emerged unscathed, though, attributing it to having a good set of friends from his youth.

‘When your social life revolves around people you meet after you get famous, it gets a bit weird,’ he says. ‘Also, I’ve managed my life a bit better in the past few years.’ 

Moving out of the house he shared with Twilight co-star Kristen Stewart helped (they first split in 2012, after she cheated on him with director Rupert Sanders).

‘I had paparazzi outside my house every single day and it would drive me insane. It took me such a long time to realise: “This is driving you crazy, you really need to stop doing this.”’ 

Filming in exotic locations that take him out of the public eye looks to be part of Pattinson’s plan. He’s just played TE Lawrence – aka Lawrence of Arabia – in Queen Of The Desert with Nicole Kidman, which took him to Morocco.

Next he’s off to Colombia for The Lost City Of Z, starring as the assistant to famed British explorer Percy Fawcett, played by Sherlock’s Benedict Cumberbatch. ‘It’s going to be an impossible shoot,’ he says. Well, it will be if the fans of these two make it out to the jungle.

Fonte, Fonte Traduzione

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