A breve la traduzione dell'intervista.
Scans
AGGIORNAMENTO: Traduzione dell'intervista, grazie a Robert Pattinson Italia
AGGIORNAMENTO: Aggiunta una nuova foto in HQ dalla rivista alla fine del post.
Traduzione:
La mia strada era assai meno spinoso di quello della maggior parte dei miei colleghi
Robert Pattinson parla con Julia Kudryavtseva di cinema , moda , della vita a Los Angeles e delle sue richieste.
Lovelace, seduttore insidioso, perturbatore della pace pubblica. In realtà Robert Pattinson si è rivelato essere un giovanotto timido, gentile ed amichevole.
Sicuramente non è un bambino viziato della fortuna (favorito della fortuna), convinto di essere irresistibile. Inoltre, durante la nostra intervista non ho potuto evitare di pensare che i paparazzi e le fan assalgono la sede del nostro incontro, anche alcune storie di sofferenza che appaiono nei tabloid non hanno nulla a che fare con lui.
«È la prima volta che viene a Los Angeles? – mi chiede Robert – Mi sto abituando adesso a vivere in pace in questa città.» Vedendo lo sconcerto sul mio volto, si spiega in fretta : «Non posso dire che da quando mi sono trasferito da Londra la mia vita sia cambiata molto. Ma ancora c’è una differenza, niente più party quotidiani con gli amici. Sai come gli inglesi amano bere un drink dopo il lavoro, non è vero? Ora ho un altro hobby di sera, salire in macchina e partire senza meta» (senza particolare destinazione).
Nel sentire ciò, non posso fare a meno di ricordare che l’attore, durante le riprese della pubblicità Dior, ha quasi affondato l’auto.
«Sì, le mie capacità di guida possono essere estreme – concorda con me – ma ad essere onesti non avevo fatto un incidente d’auto prima». E dopo aver toccato legno, (NOTA MIA RPI: ferro?? Per scaramanzia forse) aggiunge «D’altra parte io guido auto, non sono neanche dispiaciuto di avere un incidente.»
Generalmente Robert si è rivelato essere un oratore molto franco e sincero. Per esempio, ha ammesso che interpretare blockbusters hollywoodiani e film indipendenti gli dà uguale piacere.
«Recentemente ho fatto due film molto diversi, Cosmopolis di David Cronenberg e Queen of the Desert di Werner Herzog ( forse intendeva The Rover, NdT ) mi sono piaciuti entrambi. Non capisco l’atteggiamento sprezzante di progetti a grandi budget: se un attore è fortunato ad essere parte del film giusto a Hollywood, questo lavoro dovrebbe diventare sicuramente un’esperienza enorme e inestimabile per lui»
Quanto al film d’autore Queen of the Desert, il film ha attirato molto interesse , anche prima di andare in pre-produzione, soprattutto merito delle decisioni del regista riguardo al cast.
Il regista ha dato fiducia a Robert per la parte di Lawrence d’Arabia. Vale la pena ricordare che Lawrence d’Arabia con Peter O’Toole è stato nominato come miglior film del 1962. Ma Pattinson non ha paura dei confronti.
«Herzog costruisce la trama intorno a Gertrude Bell, il mio personaggio è il suo miglior amico. Quindi la parte è fondamentalmente diversa, spiega l’attore e aggiunge: Mi vergogno di confessare che non ho mai guardato Lawrence d’Arabia, anche se è il film preferito di mio padre.»
Il prossimo anno Rob ha diverse premiere in programma. Ad esempio, ha un ruolo di spicco in “Maps to the Stars”, dove Pattinson interpreta un attore, che si guadagna da vivere facendo l’autista, perché la sua carriera d’attore non è un grande successo.
«A differenza del mio personaggio, io sono molto fortunato, dopo la Saga di Twilight la mia vita è cambiata così tanto, che a volte mi dimentico che prima ho dovuto lavorare come cameriere. La mia strada è stata molto meno spinosa di quella della maggior parte dei miei colleghi.»
Robert è a suo agio anche come volto di Dior. «Mi piace molto il profumo, essere il volto di un marchio come Dior è davvero cool, anche se quando si tratta dei miei vestiti non dipendo da marche. Ho un sacco di vestiti, ma a dire la verità, tre o quattro indumenti sarebbero stati sufficienti.»
Nella vita reale Robert è infatti senza pretese. «So che alcuni attori e musicisti impongono richieste contrattuali che prevedono champagne e frutta esotica. Non ho mai fatto liste. Se mi venisse chiesto cosa dovrebbe esserci nel mio camerino, chiederei una confezione da sei di di birra, e i salatini M&M’s , che purtroppo non sono più prodotte.»
Robert Pattinson parla con Julia Kudryavtseva di cinema , moda , della vita a Los Angeles e delle sue richieste.
Lovelace, seduttore insidioso, perturbatore della pace pubblica. In realtà Robert Pattinson si è rivelato essere un giovanotto timido, gentile ed amichevole.
Sicuramente non è un bambino viziato della fortuna (favorito della fortuna), convinto di essere irresistibile. Inoltre, durante la nostra intervista non ho potuto evitare di pensare che i paparazzi e le fan assalgono la sede del nostro incontro, anche alcune storie di sofferenza che appaiono nei tabloid non hanno nulla a che fare con lui.
«È la prima volta che viene a Los Angeles? – mi chiede Robert – Mi sto abituando adesso a vivere in pace in questa città.» Vedendo lo sconcerto sul mio volto, si spiega in fretta : «Non posso dire che da quando mi sono trasferito da Londra la mia vita sia cambiata molto. Ma ancora c’è una differenza, niente più party quotidiani con gli amici. Sai come gli inglesi amano bere un drink dopo il lavoro, non è vero? Ora ho un altro hobby di sera, salire in macchina e partire senza meta» (senza particolare destinazione).
Nel sentire ciò, non posso fare a meno di ricordare che l’attore, durante le riprese della pubblicità Dior, ha quasi affondato l’auto.
«Sì, le mie capacità di guida possono essere estreme – concorda con me – ma ad essere onesti non avevo fatto un incidente d’auto prima». E dopo aver toccato legno, (NOTA MIA RPI: ferro?? Per scaramanzia forse) aggiunge «D’altra parte io guido auto, non sono neanche dispiaciuto di avere un incidente.»
Generalmente Robert si è rivelato essere un oratore molto franco e sincero. Per esempio, ha ammesso che interpretare blockbusters hollywoodiani e film indipendenti gli dà uguale piacere.
«Recentemente ho fatto due film molto diversi, Cosmopolis di David Cronenberg e Queen of the Desert di Werner Herzog ( forse intendeva The Rover, NdT ) mi sono piaciuti entrambi. Non capisco l’atteggiamento sprezzante di progetti a grandi budget: se un attore è fortunato ad essere parte del film giusto a Hollywood, questo lavoro dovrebbe diventare sicuramente un’esperienza enorme e inestimabile per lui»
Quanto al film d’autore Queen of the Desert, il film ha attirato molto interesse , anche prima di andare in pre-produzione, soprattutto merito delle decisioni del regista riguardo al cast.
Il regista ha dato fiducia a Robert per la parte di Lawrence d’Arabia. Vale la pena ricordare che Lawrence d’Arabia con Peter O’Toole è stato nominato come miglior film del 1962. Ma Pattinson non ha paura dei confronti.
«Herzog costruisce la trama intorno a Gertrude Bell, il mio personaggio è il suo miglior amico. Quindi la parte è fondamentalmente diversa, spiega l’attore e aggiunge: Mi vergogno di confessare che non ho mai guardato Lawrence d’Arabia, anche se è il film preferito di mio padre.»
Il prossimo anno Rob ha diverse premiere in programma. Ad esempio, ha un ruolo di spicco in “Maps to the Stars”, dove Pattinson interpreta un attore, che si guadagna da vivere facendo l’autista, perché la sua carriera d’attore non è un grande successo.
«A differenza del mio personaggio, io sono molto fortunato, dopo la Saga di Twilight la mia vita è cambiata così tanto, che a volte mi dimentico che prima ho dovuto lavorare come cameriere. La mia strada è stata molto meno spinosa di quella della maggior parte dei miei colleghi.»
Robert è a suo agio anche come volto di Dior. «Mi piace molto il profumo, essere il volto di un marchio come Dior è davvero cool, anche se quando si tratta dei miei vestiti non dipendo da marche. Ho un sacco di vestiti, ma a dire la verità, tre o quattro indumenti sarebbero stati sufficienti.»
Nella vita reale Robert è infatti senza pretese. «So che alcuni attori e musicisti impongono richieste contrattuali che prevedono champagne e frutta esotica. Non ho mai fatto liste. Se mi venisse chiesto cosa dovrebbe esserci nel mio camerino, chiederei una confezione da sei di di birra, e i salatini M&M’s , che purtroppo non sono più prodotte.»
Nuova foto: 26 settembre.
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