mercoledì 28 maggio 2014

Rob su The Hollywood Reporter + Intervista

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INTERVISTA


TRADUZIONE NOSTRA
Il 21 aprile 2012, Robert Pattinson è salito all'interno di una Toyota Camry in affitto ed è andato dalla sua casa di Los Angeles a Los Feliz a Koreatown. L'attore era in ansia; stava per fare un'audizione per un ruolo che voleva disperatamente, e le audizioni non sono il suo forte. "Odio le audizioni", dice. "Io non posso farle. Sono così nervoso, hanno un effetto paralizzante. Sto male, e dopo mi sento orribile". E questo suo essere nervoso non è migliorato, nonostante le sue recenti apparizioni nel cinema indipendete. Guardando indietro e Berl Ami e Little Ashes, essi hanno rappresentato più un fischio che un botto, e i riscontri ottenuti con Cosmopolis sarebbero potuti scomparire velocemente. Tutti considerati dei petarti rispetto alla supernova Twilight, che ha guadagnato 3.3 miliardi di dollari al box office e ha fatto guadagnare a Pattinson 20 milioni di euro, solo per l'ultimo film.

Voleva questa parte - necessaria, anche - per dimostrare che non era più solo un vampiro oscuro, meditabondo, iridescente, un po' privo di senso dell'umorismo, ultracentenario di nome Edward Cullen. Così arrivò a destinazione giovane, bello, famoso e preoccupato. "E' stato terribile", dice. "Succede raramente, ma volevo davvero quella parte".

Non avrebbe dovuto sottolineare (anche se forse ha aiutato). "L'ha superata a pieni voti", dice David Michôd, il regista australiano di Animal Kingdom, che ha messo l'attore alla prova durante il provino, in una maratone di tre ore in cui vi erano lunghe conversazioni, lettura di scene e improvvisazione, il tutto per vedere se lui potesse interpretare il ruolo di un membro della gang lento di comprendonio, che si mette in viaggio con Guy Pearce, nel paesaggio dell'Australia in cerca dell'auto rubata da quest'ultimo. "Ci è andato più vicino di qualsiasi altro attore, mentre camminava per la stanza, alla bella versione realizzata del personaggio che non si discostava molto dalla mia. E' stato divertente, perchè, ad un certo punto, mi è sembrato di poter vedere il film.

Ora Pattinson spera che al pubblico piacerà, quando The Rover uscirà il 20 giugno, un mese dopo il suo debutto al Festival di Cannes. "Fondendo un ibrido di una quasi-apocalittica in un lavoro con un carattere dall'influenza pungente, The Rover suggerisceo una visione dell'Australia come quella di Cormac McCarthy a metà strada tra oggi e i tempi di Road Warrior", ha scritto Todd McCarthy, il critico di film di THR.

The Rover è una delle due immagini su cui Pattinson conta per passare alla fase successiva della sua carriera, insieme al film di David Cronenberg, una satira su Hollywood, Maps To The Stars, che uscirà in autunno. Entrambi sono film d'arte, entrambi lavori d'amore, entrambi così diversi dall'immagine che Twilight può dare, e altrettanto importanti per poter dire che Pattinson è un adulto.

L'attore che galvanizzato una generazione di ragazzi (e le loro madri) con un franchise sui vampiro, diventato incredibilmente famoso e ora, a 28 anni, chiede, qual è il mio secondo atto?

Questa è una domanda che si pongono molti dei contemporanei di Pattinson, dalle stelle di Harry Potter Daniel Radcliffe e Emma Watson a Shia LaBeouf per Transformers, i quali hanno lottato per liberarsi dai franchise, mentre al tempo stesso tanti altri attori li scelgono.

Radcliffe ha avuto un modesto successo nel cinema e adesso lavora a Broadway con produzioni acclamate come The Cripple di Inishmaan; la Watson rimane una stella polare di moda che aveva poco a che fare con Noah, ma avrà un prossimo lavoro per Guillermo del Toro nella Bella e la Bestia; e LaBeouf, a seguito di alcune avventure pubbliche in plagio, si è rivelato in Nymphomaniac di Lars von Trier.

Pattinson ha scelto chiaramente la propria strada: lavorare con i migliori registi che riesce a trovare, da Cronenberg a Werner Herzog (che lo ha scelto come TE Lawrence in Queen of the Desert, quest'anno) per James Gray (per il quale reciterà con Benedict Cumberbatch in The Lost City di Z).

Egli non è contrario a chiamare i registi che ammira di punto in bianc , come fece con Harmony Korine di Spring Breakers. " Siamo andati a cena. Lui era veramente carino. Ma ci ho messo molto tempo per rendermi conto che potevo farlo", dice Pattinson sul chiamare i registi. Korine ora sta scrivendo una sceneggiatura per lui, avvolta nel mistero. "Non vuole nemmeno dirmi di cosa si tratta", sogghigna Pattinson .

Seduto, durante il pranzo il 14 maggio al Soho House di West Hollywood, dove è arrivato nella sua malconcia, nero , 1989 BMW decappottabile, sembra notevolmente imperturbato dalle sfide future. Vestito con pantaloni neri e una T-shirt bianca, è leggero, luminoso e desideroso di piacere e non a distanza come il personaggio tormentato che lo ha reso famoso. "Ho fatto qualche intervista qualche tempo fa, e suona come se fossi un maniaco-depressiva per uccidermi", dice. "E io sono del tipo: No, non lo sono".

Non ci sono molto problemi intorno a lui, non il caldo soffocante, dove ci sediamo, né i conoscenti lontani che continuano a interrompere per dire ciao, né le mie infinite domande su Twilight, la saga di cinque capitoli il cui rilascio robusto a volte lo ha sopraffatto.

" Tutto è cambiato quando hanno iniziato a commercializzare il film, e il pubblico ha iniziato a vedere il film in modo diverso, quando hanno iniziato a spingere per l'aspetto di squadra", dice di un'esperienza altrimenti positiva. "E' stato del tipo: Sono Team Edward o Team Jacob. Che ha riempito tutto, e improvvisamente c'è stata una reazione. Considerando che con il primo film non c'è stata una reazione da tutti".

Il gioco è diventato personale quando il rapporto di Pattinson con la co-star e fidanzata Kristen Stewart si è guastato dopo che lei è stata fotografata con il regista Rupert Sanders di Biancaneve e il Cacciatore, facendo di Pattinson "un vampiro cornuto", come ha scritto un blog. Non vuole parlare di tutto ciò. Ma sono ancora in contatto? "Oh, sì", dice allegramente.

E in gran parte è indifferente al denaro (un po' più facile quando se ne ha in grandi quantità) e ha poco valore materiale oltre la sua collezione di circa 17 chitarre. "Compro belle chitarre, e queste sono le mie uniche spese", dice, individuando "una chitarra acustica Gibson J100 dal 1943 o qualcosa del genere".

Recentemente ha venduto la villa del 1922 di Los Feliz che ha comprato per 6,27 milioni dollari circa tre anni fa, perché si sentiva inghiottito dalla sua grandezza. "Era una casa troppo grande", dice. "Era incredibile, come Versailles. Ero assolutamente, completamente pazzo. Aveva questo incredibile giardino, ma a me bastava una stanza, comunque. Potrei fondamentalmente vivere in una cella per molto tempo se ho una finestra".

Da allora, ha preso un posto in affitto in un luogo vicino una comunità in Coldwater Canyon. Il suo arredamento è decisamente scarno: si è trasferito con soli tre materassi gonfiabili e "questo tipo di sedia di merda che è stata lasciata dagli inquilini precedenti (a Los Feliz)", dice ridendo. "Sposto i miei materassi in stanze diverse a seconda delle occasioni. E' stato davvero strano per un pò".

Da quel momento è stato in grado di individuare molti dei suoi beni, tra cui alcuni vestiti di cui ha molto bisogno. "Non capisco il perchè del fatto che io non ho vestiti", geme. "Ho praticamente rubato ogni capo di abbigliamento che qualcuno mi ha dato ad una premiere, ma nel mio armadio ci sono letteralmente tre cose".

Non riesce nemmeno a trovare la sua amata collezione di DVD. Un appassionato di cinema, che privilegia i film da Qualcuno volò sul nido del cuculo, a Breathless, al recente Smashed. Eppure, con la sua tipica autoironia, egli scaccia via ogni allusione, lui è un intenditore. "Ero così preso dalla storia del cinema quando ero un adolescente, ho pensato che avrebbe impressionato la gente", dice. "Ma poi si invecchia, e nessuno ti ascolta".

Cronenberg ha appreso che l'attore ha buon senso. "E' incredibilmente ben informato sul cinema, quasi accademico", dice. "Mi ricordo quando mi sono imbattuto in lui sul set di Cosmopolis mentre stava parlando con Juliette Binoche su film francesi oscuri, e mi ha sorpreso. Ma, come ho avuto modo di conoscerlo meglio, ho scoperto che ha una sensibilità molto europea. Ha un intelletto altamente funzionante, che potrebbe essere sorprendente per il ruoli che sta interpretando".

Nell'era pre-Twilight, Pattinson a mala pena riusciva a vivere. Era abbattuto e spento a Londra, quando condivideva un appartamento con l'attore Tom Sturridge e si stava ancora leccando le ferite dopo essere stato licenziato da una produzione di Roland Schimmelpfennig "The Woman Before" presso il Royal Court Theatre. ("Io non so perché sono stato licenziato. Probabilmente ho detto qualcosa, ma ero così furioso non stavo nemmeno ascoltando", dice).

Era inciampato nella recitazione, attratto dalle ragazze che gli giravano attorno, prendendo parte a produzioni del Barnes Theatre Company, vicino alla casa dei suoi genitori fuori Londra. Suo padre era spesso impegnato con la sua attività, lasciando Pattinson con la madre e le due sorelle più grandi. Quando si stava arrendendo, ha ottenuto un lavoro occasionale come modello (sua madre era booker di un agenzia di moda), poi come attore adolescente ha avuto un piccolo ruolo ben considerato nel 2005 in Harry Potter e il Calice di Fuoco. Non era del tutto sicuro di recitare e per un pò ha pensato di entrare in politica in qualche modo. Ma a 21 anni è venuto a Los Angeles - ha dormito nella casa della sua agente WME, Stephanie Ritz - per un provino per la commedia romantica Post Grad.

"Ero così preso della sceneggiatura e ho pensato che sapevo esattamente cosa stavo facendo", dice. "E poi sono andato dentro e ho fatto saltare tutto. Ed onestamente, mi ricordo di aver parlato con la mia famiglia dopo e aver detto 'Ho finito. Non riesco a gestire questa cosa. E sapevo che avevo incasinato tutto. Era colpa mia".

Mentre era a Los Angeles, ha fatto un provino per Twilight, tratto dal romanzo per giovani-adulti di Stephenie Meyer che parla di una ragazza adolescente che si trasferisce in una piccola città di Washington e si innamora di un vampiro, il rampollo dell'immortale clan Cullen. Aveva fatto una prova quando era a casa a Londra, "con Tom [Sturridge] che interpretava Bella". Dopo di che, la regista Catherine Hardwicke lo ha chiamato alle 2:30 del mattino, quando hanno avuto "questa conversazione ridicola, e non avevo letto i libri o lo script o qualsiasi altra cosa e avevo appena detto cose senza significato al telefono".

Poi andò a casa della Hardwicke a Venice, in California, dove ha incontrato la Stewart, che aveva già il ruolo da protagonista, per la prima volta. "Stavano facendo provini con quattro persone", ricorda. "Una delle scene, diceva che dovevo togliere la maglietta, e penso di essere stato l'unico ragazzo che non l'ha fatto".

La Lionsgate o Summit non l'ha preso subito, e alcuni produttori si chiedevano se fosse troppo vecchio per il ruolo di un liceale immortale (aveva 21 al momento), ma il suo agente ha continuato a insistere. "Stephanie era del tipo: Devi andare a incontrare i produttori e fatti la barba per 20 minuti prima di andare", dice.

La grande rasatura ha funzionato, e Pattinson ha ottenuto la parte: "Era fondamentalmente l'ultima chance quando ho ottenuto Twilight".

I cinque film del franchise hanno cambiato la sua vita, con sua grande sorpresa. Aveva pensato che questo sarebbe stato "come (il precedente film della Hardwicke) Thirteen, ma con i vampiri. Non credevo sarebbe stato un successone". Dice che il ruolo di Edward è stato inaspettatamente impegnativo: "Era un personaggio compresso, in un certo qual modo. Devi farlo sembrare il più drammatico possibile, ma interpretare qualcuno che non perde mai la calma, e quindi ero come: Come c**** la fai questa cosa? Credo che sia stato uno dei lavori più difficili che io abbia mai fatto".

Pattinson ha trascorso i successivi quattro anni nella Twilight zone e ha a mala pena smesso di lavorare da allora. Non ha fatto una vacanza per anni, in parte perché la fama gli rendeva difficile viaggiare. "Non credo di essere stato in un luogo diverso se non per lavoro", dice. "Ho paura di perdere".

The Rover, da 12 milioni di dollari, che sarà distribuito dalla A24, lo ha portato in Australia, dove ha affrontato riprese estenuanti attraverso cinque sedi, compresa la città di Marree (popolazione 90). E' stato girato "assolutamente in mezzo al nulla", dice. "C'è una strada che va da est a ovest dell'Australia, attraverso l'entroterra, e siamo rimasti al punto in cui si trasforma in una pista sterrata. Era la fine della pista, in questa città di 90 persone".

Ha girato lì per 41 giorni, vivendo in quello che sembrava "un container con le finestre", nel mezzo di un'ondata di caldo con temperature che superavano i 100 gradi e  un trilione di mosche. "Non appena la luce si avvicinava, arrivavano le mosche che cercavano di entrarti negli occhi tutto il giorno".

Nonostante la durezza, "C'era qualcosa di così (grande), come essere in grado di guardare l'orizzonte", dice Pattinson. "C'è qualcosa di veramente calmante in questa cosa".

Un amico gli ha dato una registrazione sulla meditazione mentre stava lavorando a Maps To The Stars a Toronto, mi sono incollato ad essa. "Sono semplice con la maggior parte delle cose", aggiunge, sottolineando che l'unica eccezione sono i paparazzi, che ancora lo seguono. Ricorda che è stato perseguitato per ore mentre cercava di evitare la strada che portava a casa sua. "Era come se mi stessero seguendo otto macchine. E questo è andato avanti per 10 ore. Non sapevo letteralmente cosa fare. (Ma) ho capito il modo di affrontarla. E' passato tanto tempo ormai, è la mia vita. Non riesco nemmeno a ricordare com'era la mia vita prima".

Ora dice che la sua vita è definita per lo più nello stare da soli o uscire con alcuni amici che dalla trappola della celebrità.

Lui è "una persona relativamente solitaria", anche se per un solitario lui è sorprendentemente affabile e altrettanto leale. Ha ancora molti degli amici con cui è cresciuto, lo stesso manager (di 3 Arts Entertainment Nick Frenkel) e l'agente (Ritz). "Ha ancora una borsa che ho lasciato lì (a casa sua)", scherza, "probabilmente riempita con la mia biancheria sporca".

Due giorni prima del nostro incontro, ha festeggiato il suo compleanno il 13 maggio con circa 20 amici allo Chateau Marmont, con un dopo cena "che è andato per le lunghe". Lui dice che sta ancora recuperando. "Sono stato a Los Angeles per cinque anni, quindi conosco un sacco di persone ora. Era bello".

Si mantiene in contatto con alcuni dei suoi compagni di Twilight, troppo , e gioca di tanto in tanto a poker con Kellan Lutz, che è molto meglio di lui, per il suo disappunto. "E' ridicolo!", dice. "E' come se gli basterebbe chiedere: Vuoi spendere $ 500 per stare con noi?, e tu rispondi: Oh, fantastico!".

Scappatelle a parte, egli ammette di essere un pò ascetico e dice che il suo più grande piacere di recente è stato galleggiare su una sedia gonfiabile in una piscina con una bottiglia di rosé. "Mi sentivo letteralmente: Questo è il paradiso assoluto. Questo è tutto quello di cui ho bisogno dalla vita", dice.

E' quasi spaventosamente normale, un anti-star, un attore che è inciampato nella celebrità suo malgrado, che non la vuole o non ha bisogno del palazzo che ha lasciato a Los Feliz. "Avrebbe potuto afferrare l'anello di ottone e continuare a fare film da grande budget", dice Cronenberg. "Ma non è il suo desiderio essere una grande star di Hollywood".

Proprio quello che è il suo desiderio è chiaro. Migliorare stesso fa parte di quest'ultimo: "Non so se ho davvero particolarmente trovato la mia strada come attore - devo dimostrare certe cose", dice. Ma oltre a questo, è la più rara delle creature, un giovane uomo che sembra in gran parte soddisfatto. "Ho desideri estremamente semplici. Non ho bisogno di nulla. Io non voglio niente".

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