giovedì 5 giugno 2014

Nuova intervista di Robert per Direct Matin Francia

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TRADUZIONE NOSTRA

Giovane icona all'inizio della sua carriera, Robert Pattinson ha sicuramente inserito se stesso nel panorama di Hollywood. In "The Rover" di David Michod, interpreta un semplice ragazzo costretto a lavorare con il suo nemico per trovare suo fratello nel deserto Australiano. E' un cambiamento che l'attore inglese ammette è stato possibile grazie al suo incontro con David Cronenberg.

E' stato il mondo di "The Rover" o il personaggio a scatenare il tuo interesse per il progetto?
Ho trovato la sceneggiatura davvero interessante, ma per prima cosa ho avuto una forte connessione con il mio personaggio, specialmente nel modo in cui si esprime. Non avevo mai visto un personaggio come questo prima.


E' stato difficile interpretare qualcuno dalla semplice mente?
No, è venuto naturale (ride). Mi sono approcciato a lui come un cane di strada bastonato che torna dal suo padrone perchè gli è affezionato.

Il film immagina un mondo rovinato dalla pazzia degli uomini. Pensi che questo sia dove andremo con la nostra società?
Potrebbe accadere, ma sono molto ottimista. Ho molta fede nell'umanità. In "The Rover", gli uomini non sono persi completamente, non sono diventati tutti pazzi. Alcuni hanno ancora la speranza e provano a far rinascere la terra. Ma questo collasso economico è assolutamente concepibile.

Hai interpretato, uno dopo l'altro, due film che vanno "contro il sistema": "Maps To The Stars" e "The Rover", sei impegnato politicamente?
Sono più o meno liberale. E' duro essere un attore e non essere liberale. Forse dovremmo essere più preoccupati per gli oceani, ma non prendo i politici molto seriamente. Quando vedi che i paesi occidentali sono sotto il comando di compagnie multinazionali, sembra che il voto sia un gioco.

Da sex symbol dei giovani ad attore ricercato dai più grandi registi, qual è il segreto del cambio della tua carriera?
Ci ho messo tempo. Sono stati 4-5 anni in cui ho provato a creare relazioni privilegiate con i registi con cui ho lavorato e sembra che le cose si siano sistemante. "Cosmopolis" ha cambiato tutto. Da quando ho incontrato David Cronenberg, la mia carriera ha preso una nuova svolta.

Eri a Cannes con due film: "The Rover" e "Maps To The Stars" di David Cronenberg.
E' uno dei posti più esilaranti dove mostrare un film. C'è un'energia incredibile che domina. Mi piace fare interviste a Cannes. I giornalisti sono effettivamente interessati ai film, e non fanno domande come "Qual è il tuo cibo preferito?". In Francia i giornalisti amano il cinema.

Hai appena finito di girare il film di Werner Herzog, "Queen Of The Desert" che parla di una spia, Gertrude Bell. Chi interpreti?
Interpreto il giovane Lawrence d'Arabia. Egli era un amico stretto di Gertrude Bell durante la prima guerra mondiale.

Interpreti anche il fotograto Dennis Stock in "Life", di Anton Corbjin.
Abbiamo appena finito di girare. Ho visto il trailer l'altro giorno. Io interpreto quest'uomo che fotografa James Dean prima che egli diventasse famoso. James era sconosciuto in quel periodo.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
A novembre, lavorero con Olivier Assayas in un film chiamato "Idol's Eye". E' un gangster movie basato sulla storia vera di un gruppo di ladri che rapinano un banco dei pegni che appartiene alla mafia. E' ambientato negli anni '70. Ho incontrato Olivier Assayas due anni e mezzo fa, ma il progetto è arrivato solamente un paio di mesi fa.

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